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Ambiente: studio, più polveri sottili in cucina che fuori

In 1.800 hanno preso parte a "New World in Green", l'iniziativa organizzata a Roma dalla società Benefit Nwg Energia e dall'Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili (Anter), per sensibilizzare cittadini, istituzioni e aziende sulla cura dell'ambiente. Un evento selezionato dalla Commissione Europea come partner della "Green Week", la settimana europea per iniziative a tutela dell'ambiente. 

Per poter disporre di dati nazionali, Anter ha seguito un centinaio ragazzi tra gli 8 e i 12 anni, in tre città italiane: a Sud (Salerno), in centro (Roma) e nella Pianura Padana (Parma). I primi risultati, seppur parziali, mettono in risalto che la dose di polveri ultrafini, negli ambienti indoor, supera il 95%, sia a causa degli elevati tempi di esposizione che delle alte concentrazioni raggiunte, soprattutto durante e successivamente le attività di cucina: sono quasi il doppio in casa, rispetto al fondo urbano. Secondo l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), l'inquinamento atmosferico domestico sarebbe il principale rischio ambientale per la salute. Gesti semplici come cucinare un pasto, accendere un lume, scaldare una stanza mettono a rischio la salute di più di tre miliardi di persone. Ad oggi però, non c'erano dati sufficienti - si legge in una nota - che permettessero di valutare la situazione italiana, né esistono in Europa leggi che normino le emissioni dentro casa. (ANSA).

Zoom Torino. Posti di lavoro con il bioparco

Posti di lavoro con il bioparco

Avvenire
Lo Zoom Torino è il primo bioparco immersivo che da un decennio fa vivere al visitatore un viaggio evocativo in Africa e Asia, continenti simbolo di biodiversità gravemente a rischio. Gian Luigi Casetta è l’ingegnere innamorato del Continente nero e con la passione per la natura e gli animali che ha trasformato l’azienda di famiglia - che ha ricavato un'oasi verde e un ristorante su un terreno adibito a discarica - in una struttura che dà anche lavoro a tanti giovani. Una storia di passione e di successo alla scoperta degli oltre 300 animali di 84 specie, ospitati negli 11 habitat ricreati ad hoc. Da sabato 13 aprile il bioparco festeggia il traguardo con un palinsesto di eventi. «Zoom Torino si sviluppa su 160mila metri quadrati e a oggi supera le 300mila visite l'anno - spiega l'ingegnere -. Raggiunge circa otto milioni di euro fatturato annui ed è a tutti gli effetti un’eccellenza del territorio in quanto realtà turistica di qualità e di destinazione, che potrà rafforzarsi grazie alla proposta di glamping, ossia di ospitalità in un campo tendato in stile coloniale. Zoom Torino guarderà anche all’Italia e all'Europa puntando alla creazione di parchi ad alto impatto educativo e di nuova generazione e all’acquisizione e successiva trasformazione di parchi esistenti in Italia e Europa, in linea con la proposta, la filosofia e il posizionamento di Zoom Torino. In questi anni hanno visto il parco ampliarsi, crescere in numero di dipendenti, arrivati a 150, e affermarsi come eccellenza del territorio - riconosciuta sia per la qualità dei servizi e delle proposte offerte sia per l’impegno scientifico e la formazione che si è tradotto in oltre 100 tesi, con le Università di tutta Italia, e 20 pubblicazioni scientifiche internazionali». 
I dieci anni di attività rappresentano un traguardo importante che coincide con la fine della fase di start up, conclusasi l'anno scorso con la riacquisizione del 100% delle quote da parte della holding familiare - facente capo all’ingegnere, socio fondatore di Zoom Torino - e l’uscita dei due fondi di private equity, che hanno supportato la società nella sua fase di sviluppo. La famiglia Casetta ha poi completato un’operazione di finanziamento pari a 18 milioni di euro grazie ai fondi messi a disposizione da Magnetar Capital, alternative asset manager con sede in Usa e Londra, che verranno utilizzati per avviare un nuovo percorso di sviluppo. Il decennale segna per Zoom Torino anche l’avvio dello studio di un nuovo scenario che porterà, in futuro, i visitatori ad assaporare l’Africa e l’Asia a due passi dal capoluogo piemontese, grazie a una forma di ospitalità diurna e notturna per una vacanza di relax e comfort in un camping di lusso. Si tratta di un progetto unico nel suo genere in quanto è il primoglamping realizzato all’interno di un bioparco in Italia. Il progetto architettonico è seguito dall’architetto Jaime Beriestain.
Zoom Torino è un bioparco ispirato al moderno concetto della zoo-immersione situato a Cumiana. Lo zoo è concepito con criteri educativi molto lontani da quelli degli zoo tradizionali in quanto è stato progettato per la protezione delle specie a rischio di estinzione: senza gabbie e recinzioni, ma con aree che riproducono fedelmente, tramite scenografie e botanica, i luoghi di origine delle specie, ovvero Africa e Asia. Ai suoi visitatori offre un percorso affascinante alternativo e suggestivo durante il quale è possibile conoscere le specie animali e i loro habitat attraverso l’esperienza diretta e l’educazione alla conservazione, entrando in contatto con gli animali in totale sicurezza, separati eventualmente solo da barriere naturali come corsi d’acqua, e garantendo un elevato standard di benessere agli stessi animali ospitati.

«Sono previsti ulteriori ampliamenti del parco - sottolinea Casetta - sia dal punto di vista zoologico che esperienziale; inoltre, una delle ipotesi allo studio prevede la riproduzione del modello originale in altre strutture zoologiche europee. Entro il 2020 assumeremo altre 30 persone. Soprattutto nell'ospitalità e nella ristorazione, ma anche keeper, ossia chi si occupa di curare gli animali, e biologi. Gli interessati possono inviare il cv a: recruiting@zoomtorino.it».